Apertura dell’offensiva Mosa-Argonne
Alle 5:30 del mattino del 26 settembre 1918, dopo un bombardamento di sei ore nella notte precedente, più di 700 carri armati alleati seguirono da vicino da truppe di fanteria, avanzano contro le posizioni tedesche nella foresta delle Argonne e lungo il fiume Mosa.
Basandosi sul successo delle precedenti offensive alleate ad Amiens e Albert durante l’estate del 1918, l’offensiva Mosa-Argonne, fuori da 37 divisioni francese e americana, era ancora più ambizioso. Con l’obiettivo di tagliare l’intera 2a armata tedesca, il comandante supremo alleato Ferdinand Foch ordinò al generale John J. Pershing di assumere il comando generale dell’offensiva. L’American Expeditionary Force (AEF) di Pershing doveva svolgere il ruolo di attacco principale, in quella che sarebbe stata la più grande offensiva condotta dagli americani della prima guerra mondiale.
Dopo che circa 400.000 truppe statunitensi furono trasferite con difficoltà nella regione in sulla scia dell’attacco diretto dagli Stati Uniti a St. Mihiel, lanciato solo 10 giorni prima, iniziò l’offensiva Mosa-Argonne. Il bombardamento preliminare, utilizzando circa 800 bombe di gas mostarda e fosgene, uccise 278 soldati tedeschi e ne rese inabili più di 10.000. L’avanzata della fanteria iniziò la mattina successiva, supportata da una batteria di carri armati e da circa 500 aerei del servizio aereo statunitense.
La mattina del giorno successivo, gli Alleati avevano catturato più di 23.000 prigionieri tedeschi; al calar della notte, ne avevano presi altri 10.000 e in alcune zone erano avanzati fino a sei miglia. I tedeschi continuarono a combattere, tuttavia, opponendo una dura resistenza che alla fine costrinse gli Alleati ad accontentarsi di molti meno guadagni di quanto avessero sperato.
Pershing annullò l’offensiva Mosa-Argonne il 30 settembre; fu nuovamente rinnovato solo quattro giorni dopo, il 4 ottobre. Esauste, demoralizzate e tormentate dalla diffusione dell’epidemia di influenza, le truppe tedesche trattennero un altro mese, prima di iniziare la ritirata finale. I rinforzi statunitensi in arrivo hanno avuto il tempo di avanzare di circa 32 chilometri prima che l’armistizio generale fosse annunciato l’11 novembre, portando la prima guerra mondiale al termine.