Ecco perché non dovresti mai tagliare i baffi del tuo gatto
D. I baffi del mio gatto sono molto lunghi e stavo pensando di tagliarli, ma il mio amico ha detto che l’ho non dovresti farlo. Perché no? – NJ, Alamo
A. Non dovresti mai tagliare, arricciare, tingere o toccare in altro modo i baffi di un gatto. Sono così importanti.
i baffi, noti come vibrisse, sono essenziali per il gatto. Lo aiutano a orientarsi nell’oscurità, a giudicare lo spazio tra gli oggetti e persino a percepire l’avvicinamento di un predatore.
Potrebbero sembrare peli rigidi, ma sono molto di più. Ogni baffo è collegato al sistema muscolare e nervoso ed è estremamente sensibile e sintonizzato, inviando messaggi al cervello.
I baffi su entrambi i lati del naso del gatto ar en non sono gli unici che ha. I gatti hanno anche i baffi sopra gli occhi, sul mento e sulla linea della mascella e sul retro delle zampe anteriori.
Quando un gatto sta esplorando, usa i baffi come antenne, sfiorando leggermente gli oggetti. Questi dati sensoriali comunicano al gatto alcune informazioni importanti, come la dimensione degli oggetti che incontra e lo spazio tra quell’oggetto e un altro.
Anche quando il gatto è seduto in silenzio, è i baffi stanno funzionando. Se ti chiedi mai perché è difficile avvicinarsi di soppiatto al tuo gatto, puoi incolpare i suoi baffi, che agiscono come un sistema di allerta precoce. Un leggero cambiamento nelle correnti d’aria può segnalare l’avvicinamento di qualcuno o qualcosa, allertando immediatamente il gatto.
I baffi rilevano anche il movimento della preda quando il gatto è all’inseguimento, che è una delle cose questo rende i gatti dei cacciatori straordinari.
I gatti hanno anche un organo sensoriale all’estremità dei baffi chiamato propriocettore, che invia anche messaggi al cervello. I propriocettori danno al gatto informazioni sulla posizione del corpo e degli arti e questo, insieme alla vista, aiuta il gatto a compiere quei balzi aggraziati e sfidanti la morte dal punto A al punto B.
Se tagli i baffi a un gatto, spesso si disorienterà e avrà difficoltà a muoversi. Un baffo perso alla fine ricrescerà, ma al gatto ne mancherà anche uno. Tagliare i baffi è come tagliare le estremità delle nostre dita. Ce la faremmo, ma sarebbe più difficile e perderemmo così tanto della nostra percezione sensoriale.
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