Evoluzione tettonica delle montagne dell’Atlante, Nord Africa
Le montagne dell’Atlante del Nord Africa sono una delle più grandi catene montuose intracontinentali del mondo. Nonostante le dimensioni di questo orogeno, l’evoluzione cinematica e tettonica di base delle montagne dell’Atlante in precedenza non era stata ben compresa. Queste montagne si sono formate a centinaia di chilometri dai margini delle placche attive. La formazione delle montagne dell’Atlante è stata fortemente influenzata da un precedente sistema di rift intracontinentale del Mesozoico. Questo sistema di spaccature copriva metà del continente africano ed era più ampio del Mar Rosso. Questo studio si proponeva di sintetizzare i dati e gli studi esistenti sulle montagne dell’Atlante e integrare questi dati con nuovi dati geologici, geofisici e di telerilevamento. La costruzione di una mappa tettonica è stata intrapresa per definire le unità tettoniche e le terre del Nord Africa. La delimitazione di queste regioni consente di studiare come hanno interagito durante l’evoluzione cinematica del sistema Atlas. Il lavoro sul campo geologico è stato intrapreso per studiare la cinematica della tettonica di inversione e per costruire un transetto geologico-geofisico equilibrato. Il transetto suggerisce che l’accorciamento attraverso l’orogeno (36 km) è stato ottenuto spingendo lungo i distacchi a diversi livelli nella crosta superiore. Le rocce sedimentarie Syn-rift e post-rift sono state sollevate dalla riattivazione delle faglie normali di Synrift e delle faglie di spinta dalla pelle sottile di nuova formazione. Un restauro della sezione trasversale deformata indica che il bacino originale della spaccatura dell’Atlante era largo circa 113 chilometri. L’accorciamento attraverso le montagne dell’Alto Atlante ha provocato una divisione della tensione, con la maggiore entità di accorciamento che si verifica lungo i margini delle montagne dell’Alto Atlante. La ripartizione del ceppo può comportare il trasferimento dell’accorciamento dai margini a basse profondità alla crosta medio-inferiore nella regione centrale dell’orogeno. La spinta nelle montagne dell’Alto Atlante è bivergente, con spinte che scendono a sud lungo il margine settentrionale e faglie che scendono verso nord a sud. La presenza di geometrie strutturali preesistenti come zone di alloggio, rampe di faglia, relè di faglia e faglia a scaglione formate da processi di rift avrà un effetto sui successivi campi di stress compressivi generati dalla convergenza delle placche e da altri processi tettonici. La piegatura sovrapposta che è disarmonica può infatti essere una caratteristica unica dei sistemi di rift invertiti che si traducono in cinture di montagna intracontinentali.