Ida Tarbell (Italiano)
Ida Tarbell ha contribuito a trasformare il giornalismo introducendo quello che oggi viene chiamato giornalismo investigativo. Grazie ai suoi successi, non solo ha contribuito a espandere il ruolo del giornale nella società moderna e ha stimolato il movimento di riforma progressista, ma è anche diventata un modello per le donne che desiderano diventare giornaliste professioniste.
Nata nel Frontiera petrolifera della Pennsylvania occidentale nel 1857, Tarbell fu tra le prime donne a diplomarsi all’Allegheny College nel 1880. Dopo essersi cimentata nel più tradizionale lavoro di insegnamento femminile, Tarbell iniziò a scrivere e modificare una rivista per la Chiesa metodista. Poi, dopo aver studiato in Francia per alcuni anni, nel 1894 entrò a far parte della nuova rivista riformista di S. S. McClure. Inizialmente scrisse due serie biografiche popolari: Napoleone e Abraham Lincoln. Nel 1902, iniziò il suo studio rivoluzionario sulla Standard Oil Company di John D. Rockefeller, o quella che era chiamata Standard Oil Trust. La sua storia della Standard Oil Company, pubblicata nel 1904, fu un’opera storica del giornalismo espositivo che divenne noto come “muckraking”. La sua esposizione dei metodi commerciali sleali di Rockefeller ha indignato il pubblico e ha portato il governo a perseguire la società per violazioni dello Sherman Anti-Trust Act. Di conseguenza, dopo anni di contenzioso che ha stabilito precedenti, la Corte Suprema ha confermato lo scioglimento dello Standard Oil.
Come giornalista donna più famosa del suo tempo, Tarbell ha fondato l’American Magazine nel 1906. È autrice di biografie di diversi importanti uomini d’affari e ha scritto una serie di articoli su un tema estremamente controverso dei suoi tempi, il tariffa imposta sulle merci importate da paesi stranieri. Di questa serie il presidente Wilson ha commentato: “Ha scritto più buon senso, buon senso comune, sulla tariffa di qualsiasi uomo che io conosca”. Durante la prima guerra mondiale, si unì agli sforzi per migliorare la condizione delle donne lavoratrici. Nel 1922, il New York Times la nominò una delle “Dodici più grandi donne americane”. È stato un giornalismo come il suo che ha ispirato gli americani del primo Novecento a cercare riforme nel nostro governo, nelle nostre strutture economiche e nelle nostre aree urbane. Insieme ad altri muckrakers come Lincoln Steffens, Ray Stannard Baker e Upton Sinclair, Tarbell ha inaugurato giornalismo riformista. Da allora, i giornali hanno svolto un ruolo di primo piano come cani da guardia e coscienze delle nostre vite politiche, economiche e sociali.
Sebbene Tarbell non fosse, lei stessa, una sostenitrice delle questioni delle donne o dei diritti delle donne, come la donna più in vista attiva nel movimento muckraking e uno degli storici del business più rispettati della sua generazione, Tarbell è riuscita in un mondo “maschile”, il mondo del giornalismo, dell’analisi aziendale e degli affari mondiali, contribuendo così ad aprire la porta ad altre donne in cerca di carriera nel giornalismo e, successivamente, nella trasmissione.