Jacob Riis (Italiano)
Pioniere nell’uso della fotografia come agente di riforma sociale, Jacob Riis emigrò negli Stati Uniti nel 1870. Mentre lavorava come reporter di polizia per il New York Tribune, lo fece una serie di esposizioni sulle condizioni degli slum nel Lower East Side di Manhattan, che lo hanno portato a vedere la fotografia come un modo per comunicare al pubblico la necessità di una riforma degli slum. Fece fotografie di queste aree e pubblicò articoli e tenne conferenze che hanno avuto risultati significativi, tra cui l’istituzione della Commissione delle case popolari nel 1884. Nel 1888, Riis lasciò la Tribune per lavorare per l’Evening Sun, dove iniziò a fare le fotografie che avrebbero essere riprodotto come incisioni e mezzitoni in How the Other Half Lives, il suo celebre lavoro che documenta le condizioni di vita dei poveri, pubblicato con grande successo nel 1890. Negli ultimi venticinque anni della sua vita, Riis ha prodotto altri libri su simili argomenti, insieme a molti scritti e conferenze con lanterne su temi relativi al miglioramento delle condizioni sociali per le classi inferiori. Nonostante il successo ottenuto durante la sua vita, tuttavia, le sue fotografie furono in gran parte dimenticate dopo la sua morte; alla fine i suoi negativi furono trovati e portati all’attenzione del Museum of the City of New York, dove si tenne una mostra retrospettiva del suo lavoro nel 1947.
Riis fu tra i primi negli Stati Uniti a concepire le immagini fotografiche come strumenti per il cambiamento sociale; è stato anche tra i primi a utilizzare la polvere flash per fotografare vedute di interni e il suo libro How the Other Half Lives è stato uno dei primi a utilizzare con successo la riproduzione dei mezzitoni. In un momento in cui i poveri erano solitamente ritratti in scene di genere sentimentale, Riis spesso scioccava il suo pubblico rivelando i dettagli orribili della vita reale in ambienti poveri. La sua rappresentazione comprensiva dei suoi soggetti ha sottolineato la loro umanità e il loro coraggio in condizioni deplorevoli e ha incoraggiato un atteggiamento più sensibile nei confronti dei poveri in questo paese.
Lisa Hostetler
Handy et al. Riflessioni in un occhio di vetro: opere dalla collezione del Centro internazionale di fotografia. New York: Bulfinch Press in associazione con l’International Center of Photography, 1999.