Quanto è veloce la mia centrifuga? RPM, RCF e G-Force spiegati | BT Labs
Alcuni ricercatori pensano erroneamente che RPM e RCF si riferiscano alla stessa cosa. Ebbene, mentre queste due unità sono entrambe utilizzate per definire la velocità di una centrifuga, non conoscere la differenza tra loro porterà a risultati disastrosi. Non lo vorresti di sicuro! Quindi, per eliminare la confusione e preservare l’integrità e l’accuratezza dei tuoi esperimenti, ecco tutto ciò che devi sapere su RPM, RCF e G-force.
RPM vs. RCF: Where Lies the Difference?
RPM (giri al minuto) descrive sostanzialmente la velocità con cui va la centrifuga. Questa è l’unità utilizzata dai produttori di centrifughe per informare gli utenti della velocità di rotazione del rotore.
D’altra parte, RCF (forza centrifuga relativa) si riferisce alla quantità di accelerazione o forza esercitata sul campione in una centrifuga. In altre parole, è una funzione della velocità di rotazione del rotore e del raggio di rotazione. L’RCF è espresso in multipli dell’accelerazione standard dovuta al campo gravitazionale terrestre (moltiplicato per la gravità o xg), quindi non sorprenderti se vedi RCF e “xg” (forza g) usati in modo intercambiabile nella maggior parte dei protocolli di centrifugazione.
Quale dovresti usare?
Sulla base delle definizioni di cui sopra, è facile vedere che RPM e RCF sono due cose completamente diverse. E poiché macchine centrifughe diverse possono avere dimensioni del rotore diverse, utilizzando RCF o g-force ti daranno l’impostazione giusta per i tuoi esperimenti.
Tuttavia, alcuni protocolli di centrifugazione forniscono istruzioni in RPM, non in RCF. Inoltre, le centrifughe più vecchie non hanno un convertitore automatico. Questo può essere un problema poiché alcune procedure richiedono precise condizioni di centrifugazione, e il mancato rispetto di tali condizioni porterà a risultati errati. Non preoccuparti. C’è una soluzione semplice a questo problema. Devi solo convertire gli RPM dati in RCF (e viceversa) utilizzando queste formule:
g = (rpm) 2 × 1.118 × 10-5 × r
RPM = √ × 1 × 105
dove g si riferisce alla forza centrifuga relativa (RCF), r è il raggio del rotore (cm) e N è la velocità della centrifuga in giri al minuto ( RPM).
Nota: per determinare il raggio del rotore della centrifuga, è sufficiente prendere la misura dal centro del rotore della centrifuga all’estremità del supporto della provetta.
È È interessante notare che la velocità e il tempo di centrifugazione potrebbero non essere così critici nelle procedure di manipolazione dei campioni di routine che prevedono l’uso di microcentrifughe da banco. In questi casi, non importa se si utilizza una velocità maggiore o si centrifuga i campioni più a lungo del necessario. Ciò che è più importante è che le cellule, i detriti o la resina siano pellettati in modo efficace. In quanto tali, molti protocolli utilizzano semplicemente alcune linee guida generali senza specificare una particolare forza centrifuga.
Conversione di RPM in RCF in modo semplice
Sebbene l’equazione precedente sia abbastanza utile, puoi anche fare conversioni tramite:
- Facendo riferimento a siti web che forniscono informazioni su particolari modelli di centrifughe e teste di rotori. Otterrai i risultati più precisi utilizzando questo metodo. Ecco alcune risorse utili che puoi utilizzare: Gene Infinity (per Beckman, Sorvall e Thermo Scientific), Endmemo (per Beckman, Sorvall ed Eppendorf) e Science Gateway (per Beckman, Sorvall, Composite, Eppendorf, Piramoon e rotori personalizzati ).
- Utilizzo di un convertitore online (ad es. Insilico, Hettich, Encore Bio).
Utilizzo di nomogram (nomografo, grafico di allineamento, abaco), un calcolatore grafico che può aiutarti a determinare la velocità corretta del rotore di una centrifuga per ottenere l’RCF desiderato. Ciò fornirà una stima accurata utile per applicazioni di centrifugazione a bassa velocità. Puoi scaricarne e stamparne uno per uso personale da questi siti Web: DJB Lab Care, Optics Planet.
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