Recensione Ragni australiani della ragnatela a imbuto: maestri chimici insetticidi
Gli artropodi sono il gruppo animale più diversificato del pianeta. La loro capacità di abitare una vasta gamma di nicchie ecologiche li ha portati inevitabilmente a entrare in conflitto con gli umani. Sebbene solo una piccola minoranza sia classificata come specie infestante, tuttavia distrugge circa un quarto della produzione agricola annuale mondiale e trasmette una serie impressionante di agenti patogeni di importanza per la salute pubblica umana e veterinaria. Gli artropodi sono stati controllati quasi esclusivamente con insetticidi chimici dall’introduzione del DDT negli anni ’40. Tuttavia, l’evoluzione della resistenza a molti insetticidi, unita a una maggiore consapevolezza dei potenziali impatti sull’ambiente e sulla salute umana e animale di queste sostanze chimiche, ha stimolato la ricerca di nuovi composti insetticidi, nuovi bersagli molecolari, e metodi di controllo alternativi. I veleni di ragno sono cocktail chimici complessi che si sono evoluti per uccidere o paralizzare le prede degli artropodi e rappresentano un serbatoio in gran parte inutilizzato di composti insetticidi. Questa recensione si concentra su diverse famiglie di neurotossine peptidiche specifiche per gli invertebrati che sono state isolate dal veleno di ragni australiani della ragnatela a imbuto. Questi peptidi Gli insetticidi sono promettenti lead per la loro selettività per gli invertebrati e l’attività su bersagli precedentemente non convalidati. Queste tossine dovrebbero facilitare lo sviluppo di nuovi schermi basati su target per nuovi lead di insetticidi, mentre i loro farmacofori mappati forniranno modelli per la progettazione razionale di mimetici che agiscono in questi siti target. Inoltre, i geni che codificano queste tossine possono essere utilizzati per migliorare l’efficacia dei virus specifici degli insetti.