Segni vitali ortostatici
I segni vitali ortostatici sono una serie di segni vitali di un paziente rilevati mentre il paziente è supino, quindi di nuovo in piedi. I risultati sono significativi solo se eseguiti nell’ordine corretto (a partire dalla posizione supina). Utilizzati per identificare l’ipotensione ortostatica, i segni vitali ortostatici sono comunemente rilevati nella medicina del triage quando un paziente presenta vomito, diarrea o dolore addominale; con la febbre; con sanguinamento; o con sincope, vertigini o debolezza. I segni vitali ortostatici non vengono raccolti dove sembra probabile una lesione spinale o dove il paziente mostra un livello di coscienza alterato. Inoltre, viene omesso quando il paziente mostra instabilità emodinamica, termine generalmente utilizzato per indicare una pressione sanguigna anormale o instabile ma che può anche suggerire un apporto arterioso inadeguato agli organi. I segni vitali ortostatici vengono rilevati anche dopo l’intervento chirurgico.
Si considera che un paziente soffra di ipotensione ortostatica quando la pressione sanguigna sistolica scende di oltre 20 mm Hg, la pressione diastolica scende di oltre 10 mm Hg, oppure il polso aumenta di oltre 20 battiti al minuto entro 3 minuti da quando ci si è fermati